Riflessione

In questi giorni ricchi di ogni ben di Dio, riflettevo su alcune questioni….

in primis guardando il nostro mondo dal di fuori mi sembra che siamo come le galline in un allevamento intensivo. Il sistema, o meglio i pochi (10%) che hanno accumulato il 50% della ricchezza, ci fanno credere che l’unico modo di essere felici è spendere e comprare. Che per l’economia sarebbe un disastro se noi non continuassimo a spendere …. Lavora consuma e poi muori ….

Ma se ci fermassimo? se ci accontentassimo? se puntassimo ad una decrescita consapevole?

Posso tentare di capire che limitarsi possa essere un sacrificio. Tutti nel nostro piccolo siamo schiavi di qualcosa o diamo per scontato un bene o un servizio, una comodità…. ma personalmente mi sento una gallina….

Mi sembra che le persone siano state inserite in un percorso dove ciò che conta è solo lo spendere, il divertirsi e se uno non ci riesce rimane frustrato e guarda con invidia quelli che vanno 10 giorni al caldo …. beati loro …

in secondo luogo le galline devono fare meno legami possibili tra di loro…. il meglio è lasciarle single nella propria gabbia. Eh si perchè le relazioni, le comunità producono sinergie, i beni possono essere scambiati, le necessità parzialmente soddisfatte, l’infelicità e la costante ricerca della effimera felicità nel consumo drasticamente diminuita.

Ecco che allora i modelli che vengono passati, a cui ispirarci ed ispirare i bambini portano sempre di più verso l’annullamento della coscienza e della consapevolezza, verso la frenesia della corsa infinita per fare cosa poi? per consumare di più … per permettersi l’auto più bella, la casa più bella, il vestito più bello, la scarpa firmata, il viaggio esotico ma rigorosamente in villaggio valtour….

Non ci rendiamo conto che la vita è passata e siamo rimasti con un pugno di mosche.

Leave a Reply