Lisciva

Chi ha la fortuna di avere un caminetto, in questo periodo in cui viene tenuto acceso, ha a disposizione una discreta quantità di cenere. Anzichè buttarla può preparare della liscivia di cenere da usare come detergente ecologico. Per liscivia in questo caso, non si intende quella che facevano le nostre nonne per produrre sapone, ma di un acqua ottenuta dalla cenere molto versatile in casa per le pulizie.

LISCIVA DI CENERE

Ingredienti:

1 parte di cenere di legna

5 parti di acqua di rubinetto

Preparazione:

Setacciare la cenere, metterla in una capiente pentola e aggiungere 5 parti di acqua. Portare a bollore e lasciare sobbollire dolcemente per 2 ore, mescolando ogni tanto. Spegnere, coprire la pentola e lasciarla riposare senza agitare fino al giorno seguente.

Il giorno dopo la cenere si sarà depositata sul fondo della pentola formando uno spesso strato, mentre l’acqua in superficie, che ormai non può più essere definita tale, ma lisciva (o liscivia), si presenterà quasi trasparente. A questo punto bisognerà preparare un’altra pentola sulla quale mettere un passino o un colapasta in cui sistemare un tessuto di cotone (meglio se bianco e successivamente da buttare) o un filtro adatto allo scopo.

Versare la lisciva nel colino facendo attenzione a non smuovere il deposito che deve rimanere sul fondo dell’altra pentola. La lisciva così ottenuta va lasciata decantare per qualche ora per verificare se si depositano delle polveri, in qual caso andrà filtrata nuovamente. Si mette ancora a riposo e si aspetta. Se necessario filtrare più volte fino ad ottenere una soluzione trasparente.

Quando la lisciva finalmente si presenterà limpida e trasparente versarla in flaconi di plastica o tanichette (vanno bene quelle dell’acqua distillata) per un futuro utilizzo.

Il prodotto non ha scadenza quindi se ne potrà preparare una discreta quantità per volta.

Uso:

Si può impiegare in molti modi.

Per i piatti: aggiungerne circa 50ml nell’acqua del lavaggio insieme al detersivo, per piatti e pentole particolarmente sporchi.

Per il bucato: in lavatrice come sbiancante e per aumentare l’azione pulente del detersivo o del sapone (80ml circa ad ogni lavaggio).

Per i pavimenti: aggiungerne un tappo o più nell’acqua del secchio.

Per tutte le superfici lavabili: (ad eccezione di marmo e legno): in questo caso si può riempire uno spruzzino con la lisciva ed aggiungere una decina di gocce di oli essenziali, come limone e/o tea tree come igienizzanti.

Poiché la lisciva ha l’aspetto dell’acqua, preferisco aggiungere nello spruzzino 1 goccia di colrante alimentare blu (quello per i dolci), in parte per non confonderlo con altri prodotti, in parte perché la trasparenza lascia pensare che si tratti di un prodotto molto leggero, spingendo a quantità eccessive di utilizzo, quando invece si tratta di un detersivo molto potente.

Lo spruzzino si può utilizzare per tutte le superfici lavanbili (piano della cucina, scrivanie in formica ecc..), lavandini, piani cottura e mattonelle.

E’ indicato anche per la pulizie dei vetri.

La pasta di lisciva che rimane nella pentola, può essere anch’essa sfruttata. Si presta ad essere utilizzata per lavare i piatti mettendone una piccola quantità direttamente sulla spugnetta.

http://www.lareginadelsapone.com/2010/02/lisciva-di-cenere_07.html

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