Il significato di no-global

Per molti anni ho pensato che i no-global fossero degli stupidi poco attenti al vero unico futuro, la globalizzazione. L’unica possibile alternativa economica. Mi sbagliavo e di grosso.

Per produrre un caloria di cibo oggi ne servono nove di petrolio. Oggi nel nostro mercato abbiamo beni che provengono da ogni parte del mondo. L’unico possibile modello è il profitto, l’unico possibile mezzo è il consumo, l’aumento costante di consumo.
E per consumare, per arrivare ad avere quell’auto, quella casa, quello status siamo disposti a lavorare 12 ore al giorno. Ci hanno formattato il cervello trasformandoci in automi inculcandoci finti valori. Eh si perchè il single consuma molto di più di una famiglia, ha molte più finte necessità costruite.
Ma in questo modo abbiamo perso di vista tutto. Gli affetti, i figli, per chi disgraziatamente ne ha avuti, vengono cresciuti da asili nido fino alle sei di sera, baby sitters, nonni, tv, videogames … il nostro compagno/compagna che svanisce perchè non fa più parte dei nostri interessi, noi unici al centro del mondo ( o così ci fanno credere).

Ma se il consumo si ferma perchè siamo al collasso?

Perchè un bene provieniente da un paese con un salario sul lavoro inferiore, con tasse inferiori può essere commercializzato senza compensazioni alla dogana? E’ questo il libero mercato? Ma chi ne guadagna realmente? Siamo sicuri che cambiare i vestiti ogni stagione pagandoli poco sia giusto? E se comprassimo vestiti più costosi fatti interamente in Italia e li tenessimo alcune stagioni? Cosa cambierebbe?
Mai sentito parlare di decrescita?

Da Wikipedia:

La decrescita è un concetto socioeconomico, secondo il quale la crescita economica – intesa come accrescimento costante di uno solo degli indicatori economici possibili, il Prodotto Interno Lordo (PIL) – non porta ad un maggior benessere e nemmeno ad un aumento delle probabilità di sopravvivenza degli organismi conosciuti. Questa idea è in completo contrasto con il senso comune corrente, che pone l’aumento del livello di vita rappresentato dall’aumento del PIL come obiettivo di ogni società moderna.
L’aggettivo sostenibile allude alla proposta di organizzarsi collettivamente in modo che la diminuzione della produzione di merci non costituisca riduzione dei livelli di civiltà, ed anzi risulti sostenibile da un punto di vista ecologico, sociale e civile.
L’assunto principale è che le risorse naturali sono limitate e quindi non si può immaginare un sistema votato ad una crescita infinita. Il miglioramento delle condizioni di vita deve quindi essere ottenuto senza aumentare il consumo ma attraverso altre strade. Proprio per la costruzione di queste vie sono impegnati numerosi intellettuali, al seguito dei quali si sono formati movimenti spesso non coordinati fra loro, ma con l’unico fine di cambiare il paradigma dominante della necessità di aumentare i consumi per dare benessere alla popolazione. Un esempio di questi gruppi sono i gruppi d’acquisto solidale (GAS) o gli ecovillaggi. Il principale esponente di questa corrente è Serge Latouche…

E se invece di lavorare 12 ore al giorno facessimo part-time? E ci facessimo bastare i soldi? Quanti acquisti sono realmente necessari? Quanti acquisti potremo posticipare? Potremo riappropriarci dell’unica cosa che realmente abbiamo. IL TEMPO. Potremo coltivare interessi, frequentare persone, costruire comunità, stare con la nostra famiglia, coltivare un piccolo orto ( anche sul balcone) un nuovo mondo davanti a noi. Potremo ricominciare a sorridere ed essere felici, perchè nessun consumo porterà mai alla felicità, ma solo ad altri consumi. Invece costruire una relazione serena, sincera, di comunione, permetterà al nostro cuore la felicità.

E se invece di acquistare beni provenienti dalla Cina o da qualsiasi altro posto sperduto li acquistassimo a chilometro zero?
Continua…

One thought on “Il significato di no-global

  1. Ho letto le tue considerazioni e non posso che trovarmi d’accordo. Una domanda: tu dici che ci hanno formattato il cervello, ci hanno trasformato in automi ed inculcato falsi valori… chi ha fatto questo?
    Altra obiezione: siamo sicuri che ci ha formattati ecc ecc non siano poi gli stessi che ora ci invitano a decrescere?
    Per come la vedo io siamo ridotti che, o decresciamo per amore o decresciamo per forza.
    E allora il dubbio mi viene, che ci stiano preparando a fare la vita dei miserabili, sempre quelli che ci hanno formattati.
    A te no?

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